Accordo sul clima di Parigi  (COP21 del 2015)  

       
 

L'accordo del secolo cambia il futuro tuo e quello dei tuoi figli.

 

 

Una iniziativa dell'Economics Web Institute a cura di Valentino Piana.

 

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L'Accordo di Parigi è l'esito finale di negoziati iniziati specifiamente a questo obiettivo nel 2011 a Durban. È stato varato da una Decisione di COP, a sua volta molto ricca di indicazioni e prescrizioni, ed è stato preceduto da quasi duecento impegni nazionali individuali (download testi integrali).

Oggi gli impegni, divenuti vincolanti nel momento dell'invio all'UNFCC, sono raccolti in questo registro. In esso ci sono tutti gli NDC (Nationally Determined Contributions), di cui 38 aggiornati nel 2023.

L'Italia non ne ha uno proprio, avendo delegato l'UE (ancora nell'update 2023). Questo ha reso meno visibile nel nostro paese l'importanza di questi testi.

Ma essi sono decisivi per l'azione a breve e medio termine.

Le strategie di lungo periodo, che sempre più spesso prevedono una data per il raggiungimento della neutralità climatica, sono raccolte qui.

 

Questo sito spiega cos’è l’Accordo, gli impegni già presi, il processo di firma, ratificazione ed entrata in vigore, avvenuta il 4 novembre 2016.

Seguiamo e ti indichiamo i testi chiave della COP28 a Dubai, tra cui:

* la decisione presa sulla "Rivisitazione complessiva" (in inglese: Global Stocktake) di dove stiamo andando e cosa va fatto urgentemente, inclusi i prossimi urgenti impegni nazionali, che riprende e migliora in vari aspetti il testo negoziale generale, ancora in bozze con tutte le opzioni ancora esplicite ed aperte, col focus sull'eliminazione dei carburanti fossili, tout court o con l'eccezione di quelli a cui vengano messi meccanismi (del tutto ipotetici) di Carbon Sequestration and Storage - esso dovrebbe riflettere, in modo più o meno ambizioso, quanto prodotto nel lungo processo di Global Stocktake, qui sintetizzato ufficialmente; con le seguenti versioni precedenti: aggiornamento del testo al 10.12; aggiornamento del testo all'11.12; come immediato giudizio si potrebbe dire "that is a general win. But the actual details in this are severely flawed. The problem with the text is that it still includes cavernous loopholes" (Center for Biological Diversity energy justice director, Jean Su);

* i punti principali di questa decisione sono da noi riassunti qui, compreso l'impegno a triplicare le installazioni di energia rinnovabile e di arrestare e invertire la deforestazione entro il 2030;

* la decisione relativa alle tecnologie, per la quale si incoraggia "inclusive international cooperation on research, development and demonstration as well as innovation, including in hard-to-abate sectors, with a view to strengthening endogenous capacities and technologies and fostering national systems of innovation in line with the findings of the Intergovernmental Panel on Climate Change" e si riconosce che "achieving the long-term goals of the Paris Agreement requires the rapid and scaled-up deployment and adoption of existing clean technologies and accelerated innovation, digital transformation and development, demonstration and dissemination of new and emerging technologies, as well as increased access to those technologies, supported by appropriate enabling frameworks and international cooperation"; da notare che è la prima volta che il concetto chiave di "national systems of innovation" sviluppato dagli economisti evolutivi (e non neoclassici) come Richard Nelson e Franco Malerba sono citati in una UNFCCC COP - e così pure le tecnologie digitali (il che riflette anche l'enfasi dell'UE sulle green digital solutions, sulle quali si lega il recente documento approvato dalla Zero Pollution Stakeholder Platform, cui ha contribuito Valentino Piana in quanto coordinatore di ENoLL dei Living lab che si occupano di energia ed ambiente;

* le indicazioni per incrementare l'ambizione delle azioni di mitigazione, tra cui esplicitamente: renewable energy, grid and energy storage, carbon dioxide capture and use and carbon dioxide capture and storage, energy efficiency, deploying and shifting to collective and non-motorized modes of transport, energy and resource efficiency in the transport sector, electrification of vehicles and shifting to low- or zero-carbon fuels, incoraggiando stati ed attori non-statali a portare buone pratiche e suggerimenti per i forum (anche online) previsti per il 2024, nella logica di incidere sui prossimi NDC, che devono essere presentati nel 2025; questo testo largamente riflette la bozza di testo sulle principali piste per la mitigazione (con citazione ad esempio della mobilità sostenibile ed elettrica, delle rinnovabili, etc.) sui quali già si invitavano i Paesi e gli attori non-governativi a proporre buone pratiche, esempi e lezioni apprese per dialoghi nel 2024 tesi a migliorare i prossimi impegni nazionali vincolanti (NDC);

* il nuovo obiettivo globale di adattamento e le relative azioni nazionali, basate la bozza di conclusione relativa al Obiettivo globale di adattamento, che costruisce su un lavoro qui sintetizzato; aggiornamento della bozza al 11.12.2023;

* il nuovo fondo per i danni e le perdite climatiche, annunciato con enfasi il primo giorno e operazionalizzato anche nei dettagli con una draft conclusion;

* gli approcci non-di mercato, che verranno raccolti in un portale nel 2024, sulla base del lavoro di sintesi delle discussioni avute sull'attuazione dell'art. 6 dell'Accordo di Parigi;

* i commenti in inglese giorno per giorno.

E poi:

* alcuni testi che hanno preceduto la COP28:

> come questo sulle città sostenibili ed intelligenti di G100, supportato da ENoLL (il Network Europeo dei Living Lab);

> questo, che fa il punto di emissioni passate ed obiettivi dei paesi sviluppati;

> la sintesi degli NDC (Impegni nazionali);

> questo rapporto dell'UNEP sulla questione dei carburanti fossili, da tenere sotto terra.

* alcuni valori da ricordare: secondo l'IPCC dobbiamo aver ridotto le emissioni, rispetto al 1990, nel 2030 del 43% e nel 2035 del 60% se vogliamo rimanere in media sotto il 1.5°C di riscaldamento climatico (sapendo che nel 2023 siamo vicinissimi a tale soglia anche per effetto del Niño);

* come la guerra in Ucraina e la risposta europea di puntare sulle rinnovabili per ridurre la dipendenza dalla Russia confermi pienamente quanto avevamo detto noi in questo documento di risposta alla SEN: il cocktail di fotovoltaico e gas è esplosivo, serve l'eolico, dopo quattro anni finalmente il vecchio governo se n'era reso conto.

* i risultati principali ottenuti in questi anni:

1. la sconfitta politica e democratica dell'unico governo che aveva "osato" uscire dall'Accordo (quello di Trump), il che premia la concezione francese di primazia della politica (mentre a Copenhagen aveva fallito il tentativo di fare del prezzo della CO2 - e quindi il mercato finanziario - il perno del sistema);

2. se nel 2016 erano 127 paesi che hanno adottato o stanno discutendo una strategia che prevede le zero emisssioni (per lo più al 2050), per un totale del 68% delle emissioni attuali coperte da questi impegni, nel 2023 la quota del PIL globale nei paesi che hanno adottato una tale strategia è divenuta l'87%;

3. la riduzione del futuro riscaldamento climatico al 2100 dai 3.6C agli attuali 2.1C, se tutti gli impegni verrranno mantenuti;

4. la conferma della validità permanente di una architettura basata sul chiudere il divario tra quello che chiede la scienza e quello che risulta davvero dal monitoraggio; entrambi questi valori cambiano nel tempo e devono produrre incrementi di ambizione almeno quinquennali, in linea con la fisiologia democratica.

* le sue debolezze (come la difficoltà di prendere azioni radicali immediate come invece è successo per il COVID, ed il rinvio di un anno della COP26),

* i dati sull'attuazione dell'Accordo, inclusi i dati sulle emissioni 2020;

* i passaggi successivi,
* i meccanismi di rilancio,
* gli effettivi rilanci annunciati il 23 settembre 2019 al UN Climate Action Summit in New York (77 paesi, tra cui Francia e Germania, che diventeranno a zero emissioni nett), non senza che vi sia una crescente pressione a fare molto di più, come ha ricordato Greta Thunberg a Davos;
* nonché le conseguenze sui settori economici (es. l'energia, i trasporti, le abitazioni, l'agricoltura),
* il ruolo per l'azione di
* singole imprese private,
* le regioni e le città
,
* le scuole (a zero emissioni e punto di partenza per ecoquartieri e cambiamenti di stili di vita)
* l'università,
* la società civile,

* ed i rapporti geo-politici tra le nazioni,

inclusa l'Italia e la sua legge di ratificazione ed esecuzione, nonché gli USA di Biden.

 

Ricordiamo che il 12 dicembre 2020, in occasione del 5 anniversario dell'Accordo, intervista a Il Domani dell'economista Valentino Piana, promotore di questo sito e primo traduttore dell'Accordo di Parigi in italiano (PDF omaggio)

 

Seguiamo con attenzione i rapporti scientifici internazionali sul clima:

* il Rapporto speciale dell'IPCC sul suolo, la desertificazione, la sicurezza alimentare e i cambiamenti climatici approvato l'8 agosto 2019; lo commentiamo nell'apposita pagina, dove troverete sintesi e rapporto integrale in un unico file;

* Il Rapporto speciale dell'IPCC su oceani, aree ghiacciate e risorse idriche tra alte montagne e zone costiere a rischio, approvato a fine settembre 2019;

* il Rapporto speciale dell'IPCC sulle traiettorie emissive che limiterebbero ad 1,5 gradi il riscaldamento globle e le conseguenze di tale cambiamento climatico. E' uscito l'8 ottobre 2018, contiene numerose novità cruciali per decisori e cittadini, che indichiamo in questa pagina, con il link al rapporto integrale in un'unico file, invece che i molti del sito originale. Il promotore di questo sito è stato tra i revisori del testo.

E poi: chiariamo la struttura dell'Accordo, il suo meccanismo di rilancio (il cui primo ciclo è nel 2018-2019) e il confronto con il Protocollo di Kyoto e la connessione con gli SDG (Sustainable development goals - Obiettivi universali di sviluppo sostenibile).

Il promotore di questo sito ha aderito tra i primi all'appello Climaeuropa per porre la politica climatica al centro delle elezioni europee e dell'azione della prossima legislatura, con proposte concrete di neutralità climatica e finanziamenti in una complessiva logica di Green New Deal europeo.

Sė alla Manifestazionea difesa del clima del 15 marzo 2019 e quelle successive, compresa la Kermesse di Losanna (Agosto 2019, Gennaio 2020)
- cosa possono fare i giovani in piazza

 

La mobilitazione continua per rilanciare l'azione mentre l'Amazzonia (e l'Artico e l'Australia) brucia, per un feedback climatico pericolosissimo e nel silenzio e le distorsioni dei media

In questo sito diamo conto - anche grazie alla nostra diretta partecipazione - dei principali eventi legati all'Accordo: la COP24 di Katowice e la COP23 a presidenza Fiji, incentrata sui danni attuali ed imminenti del superamento della soglia di 1 grado e mezzo di riscaldamento climatico ed alcune questioni chiave:

* come strutturare il Dialogo facilitativo del 2018 per il rilancio degli insufficienti Contributi determinati a livello nazionale - e su questo ecco il primo documento della presidenza, confermato nelle conclusioni (Fiji Momentum for Implementation)

* come strutturare la "Rivisitazione complessiva" del 2023-24 per l'ulteriore incremento dell'ambizione su tutti i temi;

* come costruire un robusto sistema di monitoraggio e valutazione dell'adempimento degli Stati, inclusa la spinosa questione di come punire chi si rifiuta, pur avendo ratificato e presentato volontariamente un Contributo, si rifiuta di implementarlo.

Ne analizziamo i principali risultati con una pagina apposita.

Immediatamente dopo la COP23, il Presidente francese Macron ha indetto una seconda conferenza a Parigi sul clima il 12 dicembre 2017 con particolare enfasi sulla finanza, cui abbiamo partecipato. Ad essa ha fatto seguito un analogo vertice a Monaco, cui parimenti abbiamo partecipato.

Incontri in Italia per saperne di più

Segnaliamo inoltre che le prime strategie dell'Italia nelle quali si parte dall'Accordo di Parigi - o almeno lo si menziona - sono:

* Il Piano Nazionale Energia e Clima, sottoposto dal Governo a gennaio 2019 alla Commissione Europea ed a consultazione pubblica, preceduta da un articolato convegno organizzato da Legambiente nell'ambito del progetto europeo PlanUP.

* la proposta di nuova SEN (Strategia energetica nazionale), che abbiamo commentato, partecipando ufficialmente alla consultazione pubblica dei Ministeri competenti, in modo complessivo, con questo contributo, e con un approfondimento sul tema dei trasporti, con un articolo su QualEnergia di Andrea Poggio e Valentino Piana;

* la Roadmap della mobilità sostenibile (qui: testo integrale) e le relative Raccomandazioni, cui l'autore di questo sito ha contribuito.

Il coordinatore del Tavolo (Dott. Tiscar) e Valentino Piana

* la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile 2017-2030 (SNSvS)

* il Piano nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici, sottoposto a commenti in consultazione pubblica fino a metà ottobre 2017.

In questo sito vi offriamo la traduzione italiana integrale e commentata dell'Accordo e la legge che lo implementa in Italia.

Tra le iniziative delle città, per decisioni coraggiose del G20 e isolare Trump, è stata lanciata una petizione dai sindaci delle principali città del mondo, tra cui Milano, New York, Tokyo, Seoul e Barcellona

A sua volta, il Parlamento Europeo ha votato per avere la revisione dei target 2030 (al rialzo) a valle del Facilitative dialogue UNFCCC del 2018 (che segue il rapporto IPCC su 1.5) e per target vincolanti settoriali a livello nazionale (14 giugno 2017).

Non solo tecnologia e soldi: sono le persone a fare la differenza. L'UNFCCC ha aperto una consultazione pubblica in fatto di capitale umano, competenze e formazione per la transizione e l'implementazione degli NDC. Chissà se l'Italia manderà proposte e materiali? O se lo farà qualche organismo di ricerca e formazione? Il testo della consultazione è questo (scadenza 31 luglio).

Quadro d'insieme dell'attuazione
dell'Accordo di Parigi

Ricordiamolo: alla COP22 di Novembre 2016, cui abbiamo partecipato, è stata lanciata la "Marrekech partnership for global climate action", punto d'incontro dell'azione sinergica tra settore privato, investitori, società civile, Stati, regioni e città, per accelerare l'azione immediata, con cicli di attività tutto l'anno e non solo durante le COP. Testo preliminare e quello finale.

Questa è la piattaforma che potranno usare città e Stati nordamericani (come la California e le Hawaii) per ribadire la propria partecipazione all'Accordo di Parigi dopo l'uscita di Trump.

E' un testo bellissimo ed impegnativo, rivolto all'azione immediata, non al medio-lungo periodo, che peraltro inizia ad essere coperto con le strategie al 2050 di Germania, USA, Canada e Messico.

I testo più complessivi dell'esito finale e della conclusione della COP22:

La Marrakech Proclamation

L'Alleanza di Marrakech per l'azione climatica globale

La Decisione di COP relativa all'entrata in vigore dell'Accordo di Parigi

La Prima Decisione della CMA, cioè il parlamentino dei soli ratificatori dell'Accordo di Parigi

Alcune frasi significative di questi documenti:

This year, we have seen extraordinary momentum on climate change worldwide, and in many multilateral fora. This momentum is irreversible – it is being driven not only by governments, but by science, business and global action of all types at all levels.
Our task now is to rapidly build on that momentum, together, moving forward purposefully to reduce greenhouse gas emissions and to foster adaptation efforts, thereby benefiting and supporting the 2030 Agenda for Sustainable Development and its Sustainable Development Goals.

The Marrakech call is loud and clear: nothing can stop global climate action. The momentum for the adoption of the Paris Agreement was enabled by Parties and non-Parties stakeholders taking action to address climate change and undertaking to progressively enhance the ambition of this action. Almost all Parties communicated INDCs, and coalitions of thousands of cities, regions, companies and investors from across the world announced voluntary commitments to support the implementation of the ambitious climate action.
At the same time, there is universal recognition that if we are to realise the goals of the Paris Agreement, we must all go further and faster in delivering climate action before 2020, enabled by adequate flows of finance, technology and capacity building. We are currently lagging behind, but together with all hands on deck we can bridge the 14-17 Gt emissions gap and ensure adequate adaptation to the current and expected impacts of climate change

Alcune delle tante cose successe a Marrakech:

43 Paesi si impegnano a raggiungere il 100% di energie rinnovabili.

Il Green Climate Fund, già operativo dall'anno scorso, lanciato inizialmente a Copenhagen, ha visto riconosciuta la propria azione, inclusi i 27 progetti già finanziati per oltre 1 miliardo di dollari.

COP22, Galletti: l'Italia presenta candidatura per ospitare la COP 2020. In quale città potrebbe svolgersi tale COP26? Noi abbiamo qualche idea.

Nella diretta del 17 novembre, registrata qui, è stato inoltre segnalato il nuovo Premio Nobel per il Clima e lo Sviluppo Sostenibile, sotto il patrocinio delle Nazioni Unite e che prende il nome del Re del Marocco.

In precedenza:

Pubblicato su Ingegneria dell'Ambiente un articolo sull'Accordo di Parigi (autori: Stefano Caserini e Valentino Piana)

L'UE ha deciso di ratificare in blocco, senza aspettare tutti i singoli stati. Il 5 ottobre è stata superata la seconda soglia per l'entrata in vigore che quindi è ormai sicura.

Italia: la Camera approva la ratificazione: "Piena ed intera esecuzione": queste le parole che introducono nel nostro ordinamento la più grande e rapida rivoluzione degli stili di vita e delle tecnologie di base della nostra economia.

27 ottobre: anche il Senato approva la ratificazione. "avanti con azioni che ci permettano di centrare anche prima degli impegni presi gli obiettivi del protocollo di Parigi", dice il Ministro Galletti.

Il testo integrale della legge n. 204 del 4 novembre 2016

Ed infine l'11 novembre l'Italia ha depositato alle Nazioni Unite la propria ratificazione.

L'Italia ha dunque ratificato l'Accordo di Parigi nel 2016, come aveva dichiarato a luglio l'On. Chiara Braga alla conferenza stampa sul libro "Il Mondo dopo Parigi".

 

 
 

Si inserisce inoltre come tassello chiave dell'Obiettivo 13 (Azione sul clima - Lottare con urgenza contro il cambiamento climatico ed i suoi impatti) degli Obiettivi universali di sviluppo sostenibile, approvati il 25 settembre 2015.

 

 
I numeri contenuti nel testo dell'Accordo di Parigi
  7347 parole in un Preambolo e 29 articoli.
     

Nel testo ci sono pochissimi numeri espliciti:

"Tenere ben sotto i 2 gradi centigradi" l'incremento della temperatura media mondiale e fare ogni sforzo per tenerla sotto 1,5 gradi.

 

       

I libri e gli e-book in italiano sull'Accordo di Parigi

Gli incontri sull'Accordo di Parigi

I festeggiamenti per l'entrata in vigore dell'Accordo il 4 Novembre

Anche noi di accordodiparigi.it festeggiamo il successo del nostro sito: più di 3.000 download della nostra traduzione dell'Accordo e 32.000 visitatori nel 2016. Grazie a tutti!

 

 

  Il testo completo, approvato dalla COP21   Versione integrale gratuita in PDF del testo finale dell'Accordo di Parigi sul clima 2015, con un utile commento riga per riga a cura di Valentino Piana [136 pagine]

 

Testo finale in Inglese (ma anche le versioni immediatamente precedenti, utili per capire le opzioni scartate) e sua versione definitiva depositata presso le Nazioni Unite nelle sei lingue ufficiali

Testo in Italiano:

Preambolo

Artt. 1 e 2

Art. 3

Art. 10

Art. 11

 

Se preferisci la versione a stampa della traduzione integrale dell'Accordo di Parigi (COP21) in italiano e del commento a cura di Valentino Piana, clicka qui [136 pagine, formato tascabile, consegna in 12 gg. circa]

 

Queste e altre pubblicazioni su politiche climatiche innovative - in vendita (PDF e a stampa)

Copertina del libro: bassa risoluzione - alta risoluzione

Recensioni della traduzione

       
Confronto col Protocollo di Kyoto
La struttura dell'Accordo di Parigi
Le conseguenze sui modelli energetici
Tutto sul 22 aprile 2016,
giorno della cerimonia di firma dell'Accordo
e l'intero processo di ratificazione (Italia compresa) e di entrata in vigore ben prima del 2020
Chi è stato sorpreso dall'entrata in vigore nel 2016,
perché se l'aspettava nel 2020
 
Materiali utili per lezioni universitarie:
Slides di Luca Lombroso
Slides di Mita Lapi
Slides di Valentino Piana

Se intendete fare una tesi di laurea sull'Accordo di Parigi, contattateci!

 

Video dell'intervento dell'On. Braga di luglio 2016 [87 Mb]

Video del keynote speech di Valentino Piana [57 Mb]

Slides del keynote speech

 

Uscito in libreria online il 6 Maggio 2016

 

 

Il libro di Luca Lombroso, uscito a Giugno 2016

 

         
  Gli incontri per discuterne  

Incontri in Italia sulla COP21 e l'Accordo di Parigi

Iniziato il dibattito sulla conseguenza per l'Italia

Incontro a Cagliari sul ruolo degli attori non-statali, anche nelle prospettiva di limitare a 1,5 gradi, durante la conferenza annuale dell'Associazione Italiana per le Scienze del Clima, il 19 ottobre.

Incontro il 3 settembre a Catania ore 18.30 alla Festa Nazionale dell'Unità. Tra i relatori: Chiara Braga e Valentino Piana.

Incontro alla Camera dei Deputati (Sala Stampa) sulla COP21 di presentazione del libro "Il mondo dopo Parigi". Tra i relatori: Valentino Piana. Il 12 LUGLIO 2016 ORE 14:30.

Incontro a Milano per discutere dell'Accordo di Parigi - registrazione video completa

e poi Emilia-Romagna, nei pressi di Torino e ancora a Milano

Giornata di studio in Francia sulle traduzioni dell'Accordo di Parigi, dove uno degli interventi è sulla nostra traduzione in italiano.

Incontro a Milano Giovedì 16 giugno alle ore 18:30, presso Patagonia, corso Garibaldi 127, sui due libri usciti sulla COP21, in entrambi i casi con testi a cura di Valentino Piana

 

La nuvola delle parole più ripetute nell'Accordo
(con le dimensioni in proporzione)

  Le date indicate dentro l'Accordo   "Ricognizione complessiva nel 2023 e ogni cinque anni di li in poi".
     

"[L'Accordo] sarà aperto alla firma presso le Nazioni Unite a New York dal 22 Aprile 2016 al 21 Aprile 2017".

Il che vuol dire che chi lo firmerà entro questo periodo sarà un primo firmatario fondatore, gli altri si potranno aggregare via via.

Inoltre la Decisione di COP che vara l'Accordo fa del 2018 una data chiave: l'IPCC deve aver presentato il suo rapporto su fattibilità e modalità di raggiungimento di un contenimento a 1,5 gradi centigradi (invece del "molto al di sotto dei due gradi" già oggi vincolante) e i Paesi sono chiamati ad un dialogo facilitativo per rivedere i loro impegni alla luce del rapporto e di ogni altra informazione utile.

Il meccanismo del rilancio: come riempire il gap tra ciò che serve
e ciò che individualmente gli Stati stanno per fare

Gli incontri in Italia sull'Accordo di Parigi

Le analisi di Climalteranti

Altreconomia intervista Valentino Piana e Stefano Caserini sui risultati della Conferenza sul clima COP21

L'analisi critica di Luca Terenzi, che usa la nostra traduzione, nel corso di un Incontro Ecclesiale di Impegno Civile e Politico, i cui materiali sono anche qui

 

       
       
  Curiosità   Quanti Stati hanno preso parte alla COP21?
      Come mai non si chiama Protocollo di Parigi?
 
 
 

       
      Questo sito è una iniziativa in italiano dell'Economics Web Institute a cura di Valentino Piana.